lunedì 15 aprile 2024

Tutto troppo complicato

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Anna Premoli, "Tutto troppo complicato", edito da Newton Compton.

La storia è raccontata attraverso i punti di vista di Violante e Amedeo: la prima è una fiscalista trentenne, una giovane donna che conduce una vita tranquilla, ma che nel suo inconscio desidererebbe vivere un'avventura per rompere un po' gli schemi della sua quotidianità; il secondo è anch'egli un fiscalista, fratello di Jeanne, migliore amica di Violante di professione pittrice.

I due s'incontreranno proprio a casa di Jeanne e, mentre si troveranno a chiacchierare su un balconcino, assisteranno a una scena inusuale: nell'appartamento di fronte, infatti, scorgeranno un misterioso individuo portare via un quadro da una parete e sostituirlo con un altro. 

Sebbene il buon senso spingerebbe chiunque a farsi gli affari propri, Violante non è dello stesso avviso e, spinta da un'improvvisa intraprendenza, convincerà Amedeo a intrufolarsi insieme in quell'appartamento per provare a capire che cosa realmente è accaduto. E questo sarà solo il primo di una spirale di eventi che porterà i due a vivere un incredibile avventura, che li farà indagare su pericolosi traffici d'arte e aste illegali, nei quali saranno coinvolte persone senza scrupoli, che non esiteranno a uccidere per portare a termine i loro piani.

Ad aiutarli nelle loro indagini non autorizzate ci sarà, ovviamente, Jeanne, la quale cercherà in tutti i modi di tenere a freno le reticenze del commissario Martini, che più volte si troverà a dover ammonire severamente i tre investigatori improvvisati, ma dai quali riuscirà comunque a racimolare importanti indizi per poter risolvere il caso.

Non appena ho letto la trama di questo romanzo, prima ancora che venisse distribuito, sono stata immediatamente incuriosita da questo storia, che mescola tinte rosa ad altre, più preponderanti, di giallo, con uno stile scorrevole e molto dinamico. E, a lettura conclusa, sono rimasta molto soddisfatta di questo libro, che ha saputo coinvolgermi al punto giusto, regalandomi momenti piacevoli in sua compagnia, anche se mi sarebbe piaciuto un tocco in più di rosa.

Di Anna Premoli in passato leggevo tutti i suoi romanzi in ordine di uscita, con gli anni però mi sono un po' allontananta dalla sua produzione, un po' per dare spazio ad altre letture, dato che la sua produzione letteraria è molto prolifica, e un po' perchè, pur essendo storie molto carine e ben delineate, mi sembrava di scorgere in esse sempre le stesse dinamiche. Questo romanzo, però, è molto diverso dai precedenti e, considerata la bravura dell'autrice, ho trovato questa scelta davvero azzeccata e spero che in futuro possa continuare a offrire ai suoi lettori storie così particolari. 

Se ho colto bene qualche indizio al termine della storia, è probabile che l'autrice ci regalerà una nuova storia, questa volta incentrata su Jeanne e Martini (che, sin da subito, hanno mostrato una particolare alchimia tanto da adombrare, a tratti, le vicende dei due protagonisti principali): personalmente, sarò molto curiosa di leggerla così come mi piacerebbe sapere quali segreti familiari condizionano il temperamento di Violante, che di fatto non sono stati ben chiariti. 

Nel frattempo, però, vi invito a leggere questo romanzo, davvero carino e coinvolgente, ambientato nell'affascinante mondo dell'arte, del quale affronta non solo le sue luci ma, soprattutto, le sue ombre.


DELLA STESSA AUTRICE:

L'amore non è mai una cosa semplice

L'importanza di chiamarti amore 

E' solo una storia d'amore

Un imprevisto chiamato amore

lunedì 8 aprile 2024

Le madri non dormono mai

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Lorenzo Marone "Le madri non dormono mai", edito da Einaudi.

Trattasi di un romanzo corale ambientato a Napoli, i cui personaggi si muovono in un Icam, ovvero un istituto penitenziario per le donne madri, le quali possono vivere con i propri figli, che hanno meno di dieci anni, in strutture pensate apposta per favorire la vita quotidiana delle detenute e dei loro bambini.

Tra tutte spicca Miriam, una donna all'apparenza dura e cinica, che è finita dietro le sbarre per proteggere le azioni losche del marito, la quale vive assieme a Diego, un bambino di nove anni dall'animo dolce e sensibile. 

Egli non sembra rimpiangere la vita al di fuori del carcere, in quanto preda dei bulli del quartiere, e ben presto stringerà una forte amicizia con Gambo e Adamu, figli di una donna nigeriana, ma anche con Melina, una bambina con problemi di salute a causa di una forte denutrizione e che dovrà fare i conti anche con la malattia della madre. 

Ma il romanzo non è solo incentrato sulle detenute e sui loro bambini, ma nella storia trovano spazio anche le voci di coloro che ci lavorano, come la guardia penitenziaria Miki, che verrà conquistato dalla dolcezza di Diego e che susciterà una certa diffidenza in Miriam; la psicologa Greta, che nasconde un potente desiderio di maternità; la direttrice Antonia, che dietro i suoi modi bruschi nasconde i problemi della sua vita privata.

Attraverso le vicende di tutti questi personaggi, il lettore si troverà coinvolto nella vita quotidiana dell'Icam, tra i giochi in cortile dei bambini, che provano a vivere una vita normale, e le loro madri, che trascorrono giornate sempre uguali in un mondo in cui il tempo sembra essersi fermato, ma non le preoccupazioni per il futuro dei loro figli. Specialmente Miriam, che è ben consapevole che il figlio Diego è troppo buono per quel mondo esterno in cui presto dovrà ritornare....

Chi segue il mio blog, sa che Lorenzo Marone è uno dei miei autori preferiti e che di lui apprezzo moltissimo la capacità di fondere storie intense ed emozionanti, con uno stile poetico ma nello stesso tempo semplice, armonioso e denso di spunti di riflessione, oltre che l'abilità nel saper delineare personaggi reali, che sembrano quasi uscire dalla carta per assumere una forma tridimensionale.

In questo romanzo che, con uno stile delicato, ci mostra spaccati di vita molto crudi e difficili, ho ritrovato gli aspetti che più apprezzo di questo autore e per questo la lettura di questo libro si è rivelata un'esperienza molto coinvolgente ed emozionante, essendo stata in grado di rendermi partecipe delle vicende come se anch'io mi trovassi lì, assieme a quelle persone nell'Icam. 

Per questo, anche se con un po' di ritardo dato che il libro è uscito un paio di anni fa, non posso non consigliarvi vivamente la lettura di questa storia, che saprà trasportarvi un contesto molto particolare, a contatto con vite complicate che, purtroppo, non sempre conoscono il lieto fine. 


DELLO STESSO AUTORE:

Magari domani resto

Un ragazzo normale 

La tentazione di essere felici

Tutto sarà perfetto 

La tristezza ha il sonno leggero

La donna degli alberi

giovedì 21 marzo 2024

La morra cinese

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata all'ultimo romanzo di Marco Malvaldi, "La morra cinese", edito da Sellerio.

La storia fa parte della serie de "I vecchietti del BarLume" e quindi anche in questo nuovo episodio il lettore potrà ritrovare il "barrista" Massimo e i clienti più affiatati del suo bar, ovvero nonno Ampelio, Aldo, Pilade del Tacca e il Rimediotti, appassionati di pettegolezzi e di delitti.

In questo nuovo episodio, però, la vicenda si apre con animate discussioni di natura politica: dopo anni, infatti, la cittadina di Pineta ha cambiato tipologia di amministrazione ed è passata in mano alla destra. Se Ampelio e Pilade guardano con scetticismo ai nuovi venuti, Aldo e il Rimediotti sembrano avere un parere opposto e per questo le discussioni si faranno piuttosto animate.

Toccherà a Massimo, alla prese anche con la figlioletta Matilde, provare a riportare l'ordine, oltre che ad affrontare problematiche relative alla sua professione, che potrebbero costarle molto care in termini di denaro e che hanno come fulcro il rinnovo della concessione dello spazio esterno attorno al suo locale, che gli procurerà non pochi grattacapi.

Ben presto, però, anche un misterioso delitto renderà le loro giornate ancor più movimentate: proprio fuori dal palazzo comunale, infatti, verrà trovato morto un ragazzo, Stefano Mastromartino, che studiava lettere alla Normale di Pisa e che in quei giorni era impegnato in una ricerca basata sul carteggio tra alcuni intellettuali minori dell'Ottocento. 

Per questo, anche il vicequestore Alice, compagna di Massimo, si troverà parecchio impegnata, tutta presa a indagare su più fronti: che rapporti c'erano tra il relatore della tesi e la vittima? Per caso Stefano aveva scoperto qualcosa d'importante in quel carteggio? E se sì, quale legame poteva avere quella scoperta con chi frequenta e lavora al Comune di Pineta?

Tra indagini e interrogatori, la pista di Alice (e anche quella dei vecchietti) parrà convergere verso un antico documento, che attesterebbe alcuni diritti civici riguardanti un terreno di proprietà comunale, ma i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo...

Ancora un volta, l'autore ci regala una storia leggera e divertente, ricca di umorismo toscano e con al centro un giallo dai risvolti interessanti e mai banali. Non sarà affatto complicato lasciarsi coinvolgere dalle discussioni dei vecchietti, seguire l'evolversi della vita privata di Massimo e di Alice nei panni di neogenitori e, nello stesso tempo, provare a capire quali misteri si celano dietro alla morte di quel giovane studente. Personalmente, ho molto apprezzato l'intreccio della vicenda gialla e, da laureata in ambito umanistico, non ho potuto non apprezzare gli spunti letterari che emergono dalla storia.

Un libro, quindi, che consiglio vivamente, soprattutto a chi ha già letto i precedenti volumi della serie, ma anche a chi abbia voglia di cimentarsi con la lettura di un giallo umoristico leggero ma di qualità.


DELLO STESSO AUTORE

La briscola in cinque

Il gioco delle tre carte 

Il re dei giochi

La carta più alta 

Il telefono senza fili

La battaglia navale 

A bocce ferme

Sei casi al BarLume 

Bolle di sapone

giovedì 14 marzo 2024

Tutta colpa dell'estate

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Tessa Bailey, "Tutta colpa dell'estate", edito da Always Publishing.

Protagonista è Piper Bellinger, una ragazza di ventotto anni che abita a Los Angeles e ama trascorrere il suo tempo libero a fare festa e a sperperare i soldi del patrigno, regista di fama mondiale.

Dopo l'ennesima bravata, quest'ultimo, stanco dei suoi eccessi, deciderà di tagliarle i fondi e di mandarla a vivere per qualche mese a Westport, una tranquilla cittadina di pescatori, dove un tempo viveva il vero padre, scomparso prematuramente in mare durante la caccia al granchio. 

Accompagnata dalla sorella Hannah, di carattere opposto al suo, Piper deciderà di rimettere in sesto un vecchio locale di proprietà della sua famiglia, con il solo scopo di convincere il patrigno ad accorciare il suo periodo di punizione.

Ma la giovane non ha fatto i conti con Brendan, un robusto e possente marinaio, che sconvolgerà da un giorno all'altro la sua esistenza. I due, infatti, sono molto diversi: se Piper adora il lusso e la mondanità, Brendan è solitario e amante della vita semplice e abitudinaria. Nonostante questo, però, dopo un inizio conflittuale, Piper e Brendan inizieranno a provare una forte attrazione e da quel momento nulla sarà più lo stesso per loro...

Tutto ciò metterà Piper di fronte a una scelta difficile: ritornare alla sua vita di influencer glamour a Los Angeles oppure rivalutare i propri valori e decidere di stabilirsi definitivamente a Westport?

Ovviamente, per trovare una risposta a questa domanda, vi rimando alla lettura del romanzo, che ho trovato una storia leggera, ma adatta per rilassarsi e trascorrere dei piacevoli momenti di relax.

Se il primo romanzo che avevo letto di quest'autrice non mi aveva pienamente convinta, con la lettura di questa storia (che non ero sicura di voler leggere) mi sono invece trovata più soddisfatta. Sebbene la trama sia molto semplice, ho empatizzato con i protagonisti e mi è piaciuto il processo di crescita che coinvolge non solo Piper, ma anche Brendan, alle prese con un trauma del passato che non ha ancora del tutto elaborato. Anche il riavvicinamento tra Piper e la figura del padre è stato piacevole da leggere. Le scene passionali tra i due, a mio parere, in certi punti sono un po' troppo esplicite ma fortunatamente non eccessivamente prolisse.

Nel complesso, quindi, la lettura di questo romanzo si è rivelata una lettura piacevole e la consiglio soprattutto a chi abbia voglia di una storia d'evasione e scacciapensieri, con il trope "Grumpy / Sunshine". 

Vi anticipo che è uscito anche un libro dedicato alla sorella Hannah, che ho già messo in wish list per quando avrò voglia di "ritornare" a Westport!

 

DELLA STESSA AUTRICE

My killer vacation 

giovedì 29 febbraio 2024

L'amore fa miracoli

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo di Sveva Casati Modignani, "L'amore fa miracoli", edito da Sperling & Kupfer.

Trattasi del terzo romanzo incentrato sulle vicende (soprattutto sentimentali) di quattro amiche milanesi: Andreina, Maria Sole, Gloria e Carlotta.

In questo nuovo capitolo della serie, Andreina porterà avanti la sua gravidanza ancora una volta senza renderne partecipe Bill, di cui è stata l'amante. Ma il suo amore americano non tarderà a sorprenderla con una notizia sconvolgente, che rimetterà in discussione tutte le certezze della donna.

Maria Sole, invece, proverà a costruire quella vita amorosa di cui non ha mai goduto grazie all'amore per l'amico di infanzia e, nello stesso tempo, proverà a ricucire i rapporti con la madre e la suocera, oltre che a essere una buona madre per il piccolo Michele, il cui padre Mariano vive con il compagno, dopo aver resa pubblica la propria omosessualità.

La più combattuta del gruppo sarà invece la quarantenne Gloria: da sempre compagna del dolce e rassicurante Sergio, dopo che per una serie di circostanze si ritroverà di nuovo a contatto con il medico che ha salvato suo padre, deciderà di intraprendere una relazione parallela con lui, relegando in un angolo della mente le possibili conseguenze del suo gesto.

Infine, Carlotta si vedrà assegnare un ruolo sempre più preponderante nell'ufficio legale in cui lavora, dopo la scomparsa del socio anziano e, nello stesso tempo, proseguirà la sua relazione con Gianni. Ma sulla loro felicità aleggerà un'ombra cupa, quella della sua ex moglie vendicativa e rancorosa.

Attraverso i vari capitoli, il lettore si ritroverà quindi coinvolto nella vita di queste quattro donne dell'alta borghesia milanese, vivendo assieme a loro gioie e dolori. In particolare, in questo libro, alle storie delle quattro protagoniste, ambientate nel 2020, s'intrecceranno le vicende legate a uno degli eventi più drammatici degli ultimi anni: la pandemia di Covid, che segnerà inesorabilmente anche la vita delle quattro amiche.

Se il primo libro era più incentrato su Andreina e il secondo su Maria Sole, questo terzo volume approfondisce maggiormente le vicende di Gloria, prendendo in considerazione anche la sua giovinezza attraverso alcuni flash back che ci aiutano a comprendere di più le ragioni di certe sue scelte sentimentali.

Personalmente, devo ammettere che Gloria non è un personaggio con cui sono entrata particolarmente in empatia (la mia preferita tra le quattro è Maria Sole), non condividendo la maggior parte delle sue scelte, ma sono comunque curiosa di capire come si evolverà la sua vita (grazie anche allo stile semplice ma curato dell'autrice),così come quella di Andreina, Maria Sole e Carlotta, della quale penso sarà dedicato il prossimo e ultimo libro della serie.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Dieci e lode 

Festa di famiglia

Segreti e ipocrisie 

giovedì 22 febbraio 2024

La villa delle stoffe

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "La villa delle stoffe", scritto da Anne Jacobs ed edito da Giunti.

Trattasi del primo libro di una serie composta da sei volumi, che ha per protagonista la diciottenne Marie e tutti gli abitanti che gravitano attorno a una ricca dimora di Augusta, in Germania.

Marie è un'orfana, che nel 1913 riesce a ottenere un impiego nell'imponente "Villa delle stoffe", il cui capofamiglia, il signor Melzer, gestisce un'azienda di tessuti situata poco distante dall'abitazione.

La giovane diventerà la sguattera della cuoca della villa e la sua vita inizierà così a gravitare attorno alla quotidianità vissuta dalla servità, ma ben presto la più giovane dei tre figli del signor Melzer, l'artista anticonformista Katharina, stringerà un forte legame con lei, invitandola a posare per i suoi dipinti e incentivandola a coltivare il suo talento di artista. Perchè anche Marie, ben presto, dimostrerà di avere un talento spiccato per l'arte e, soprattutto, per la creazione di vestiti, del quale approfitterà anche l'altra sorella, Elizabeth.

Nonostante le reticenze dei genitori, Katharina promuoverà Marie da sguattera a dama di compagnia e nello stesso tempo la nostra protagonista si renderà conto di provare dei sentimenti verso Paul, il figlio maggiore, il quale parrebbe ricambiare i suoi sentimenti...

Ma la giovane Marie è una ragazza concreta e determinata e, con la ferma intenzione di soffocare i suoi sentimenti per Paul a causa della differenza di ceto sociale, cercherà di dedicarsi a qualcosa di molto più importante, ovvero scoprire i segreti che si celano dietro alla morte dei suoi genitori che, indagine dopo indagine, la porteranno a focalizzarsi sull'enigmatica figura del signor Melzer.

Dalle mie parole potete dunque comprendere come questo primo capitolo della serie, oltre a presentarci i personaggi principali, introduca diversi filoni narrativi, tanto da essere considerato non solo il primo libro di una saga familiare, ma anche un romanzo corale.

E' stato molto interessante immergersi nella vita di questa famiglia e seguirne le vicende, sia dal punto di vista dei padroni sia da quello della servitù. Ciò mi ha fatto rivivere le stesse atmosfere di una serie vista e apprezzata qualche anno fa: "Downton Abbey".

Sebbene a tratti abbia trovato la narrazione un po' lenta, a causa di un eccesso di descrizioni, lo stile dell'autrice è semplice e scorrevole e, anche se le pagine del libro sono numerose, si legge in breve tempo. 

Secondo il mio gusto personale, avrei preferito un maggiore approfondimento sull'evoluzione del rapporto tra Marie e Paul ma, a parte questo, ho davvero apprezzato questa storia e sono molto curiosa di sapere come si evolveranno le vite di tutti i personaggi nel secondo volume, che leggerò di sicuro a breve.

Un romanzo, quindi, che consiglio soprattutto agli amanti delle saghe familiari, ma anche a tutti coloro che cercano una storia corale le cui vicende dei protagonisti s'intrecciano tra loro, ma anche con ciò che accade nel mondo esterno.

giovedì 15 febbraio 2024

L'incredibile storia della centenaria che salvò il Natale

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Ali McNamara, "L'incredibile storia della centenaria che salvò il Natale", edito da Newton Compton.

La storia è ambientata a Londra e ha per protagonista Ella, una ragazza che sta passando dei giorni molto difficili: ha appena perso il fidanzato, il lavoro e la casa nello stesso momento, proprio sotto le feste di Natale, un periodo che già di per sè non ha mai amato.

Mentre la sua mente è funestata da brutti pensieri, un uomo misterioso le porge un giornale, sul quale svetta un annuncio di lavoro molto particolare: un'anziana, infatti, sta cercando una persona che scriva le sue memorie ed è disposta a ospitarla nella sua casa. In cambio, però, deve amare il Natale.

Sebbene Ella non si riconosca nell'ultimo requisito, decide comunque di presentarsi e, con sua grande gioia, riuscirà a ottenere il posto. Da quel momento in poi, la nostra protagonista si ritroverà a vivere un'esperienza molto particolare: l'anziana, di nome Estelle, aiutata dalla sua amica e aiutante Angela, è una persona molto particolare e, giorno dopo giorno, racconterà a Elle aneddoti legati alla sua storia familiare in un modo davvero inusuale.

Elle si troverà così coinvolta in un'esperienza magica, ma non sarà da sola: Estelle, infatti, possiede anche l'abitazione di fianco alla sua, che ha dato in affitto a un giovane avvocato molto dolce e affascinante, un ragazzo che potrebbe essere legato alle sue storie più di quanto si potrebbe pensare... Ma anche Elle si ritroverà coinvolta negli straordinari racconti di Estelle...

Come sa chi legge il mio blog, amo molto questa autrice e, anno dopo anno, ho letto tutte le sue pubblicazioni. Generalmente i suoi romanzi escono in estate, essendo ambientati nel periodo delle vacanze, questa voltà però la scrittrice ha voluto sorprendere i suoi lettori con un romanzo natalizio, che ho letto con molto piacere e curiosità.

Una costante dei suoi libri è l'uso del paranormale e, sebbene non sia propriamente una fan di questo espediente, trovo che nei suoi romanzi sia sempre più o meno ben amalgamato e e utilizzato sempre con un risvolto originale. In questa sua ultima storia è davvero preponderante, molto di più rispetto agli altri suoi libri, ma tutto ciò non mi ha per nulla disturbata, anzi, mi sono lasciata trasportare dalla bellezza di quella che è a tutti gli effetti una "favola natalizia", per nulla banale e dai risvolti inaspettati.

Le storie degli antenati di Estelle sono molto interessanti, anche se a volte ho trovato eccessivamente ridondanti le descrizioni della struttura della grande casa di Estelle nel corso degli anni, e ho davvero apprezzato il modo attraverso il quale l'autrice ha legato i personaggi del presente con quelli del passato.

Essendo una storia ambientata a Natale, è ricca di buoni sentimenti, ma l'originalità delle vicende trattate la rende distinguibile dalle altre pubblicazioni con lo stessa tema e per questo mi sento di consigliarvela, sia come lettura da fare nel periodo in cui è ambientata, sia negli altri mesi, per rivivere anche solo con la fantasia la magia delle Feste.


DELLA STESSA AUTRICE:

Colazione a Notting Hill 

Il piccolo negozio di fiori in riva al mare 

Colazione in riva al mare 

L'estate delle coincidenze 

Un'estate indimenticabile 

Appuntamento in riva al mare 

Il piccolo negozio del lieto fine 

Un vicino di casa molto speciale 

Come un fulmine a ciel sereno