lunedì 28 agosto 2017

Tutte pazze per Chanel

Buon inizio di settimana a tutti! Oggi pubblicherò la recensione del quarto e ultimo romanzo letto durante le vacanze, "Tutte pazze per Chanel" scritto da Niamh Greene ed edito da Newton Compton.

Questo è stato l'unico romanzo rosa che ho deciso di portare al mare, preferendo il genere giallo e il thriller. Questo perchè, in questi ultimi mesi, ho avuto difficoltà nel trovare un romanzo rosa che mi abbia appassionato al cento per cento: forse è solo una mia impressione, ma mi sembra che questo genere si stia troppo cristallizzando su se stesso, mancando di originalità, di spunti di riflessione e proponendo personaggi troppo stereotipati. Ho scelto comunque questo romanzo, che risale a qualche anno fa, perchè avevo apprezzato l'autrice nei suoi precedenti romanzi e mai scelta fu più azzeccata. Ho ritrovato gli elementi che mi hanno fatto amare questo genere, come dei protagonisti non banali, un mistero da risolvere, la crescita della protagonista, assenza di volgarità e una giusta dose di romanticismo.

Protagonista è Coco, una ragazza poco più che trentenne, orfana di madre, che vive con la nonna che l'ha cresciuta, aiutandola nel suo negozio di antiquariato. A differenza del nome che porta, Coco è una ragazza che non bada alla moda, è semplice, ma anche un po' chiusa in se stessa, come le ripete sempre anche la sua migliore amica, già alla prese con la famiglia e un figlio adolescente dall'apparenza ribelle.

Un giorno, a un'asta, Coco acquista un antico lavamani e, tra le cianfrusaglie annesse, scopre un'originale borsetta Chanel, il cui interno rivela una struggente lettera d'amore scritta negli anni '50. Chi l'avrà scritta e perchè? Quale sarà stato il destino delle due persone?

Scoprendo una determinazione che non credeva di possedere, Coco comincerà una vera e propria indagine, che la condurrà anche fuori dalla sua amata Irlanda, e che l'aiuterà non solo a reggiungere i propri obbiettivi, ma anche ad avere più fiducia in se stessa. 

Durante il percorso la ragazza vivrà momenti di gioia e di delusione, dei colpi di scena e degli incontri particolari, mentre tutto sembra portarla lì, a Parigi, la città che amava la sua mamma, nella quale aveva trovato la morte tanti anni prima...

Una storia davvero molto bella, delicata ma anche originale e con quel pizzico di mistero che non guasta mai. Lo stile è scorrevolissimo e per questo si legge in brevissimo tempo. I personaggi sono tutti ben costruiti e non banali, compreso il personaggio maschile, lontano dai classici uomini stereotipati dei romanzi. 

Sono perciò rimasta soddisfatta dalla lettura di questo romanzo, che ho scoperto per caso, e ve lo consiglio, soprattutto se amate i romanzi rosa che si discostano dai soliti clichè.

4 commenti:

  1. Non leggo chissà quanti rosa, forse per "timori" che alla fine si somiglino un po' tutti, però se questo si discosta dal solito,lo terrò presente.
    Hai letto tanti bei libri in vacanza!!

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    1. Ciao Angela, purtroppo questo è il rischio del genere! Capisco che tutta la letteratura di genere abbia degli schemi da seguire, però cercare di reinterpretarli non sarebbe male per noi lettrici!
      Sì, non mi posso lamentare delle mie letture estive ;-)

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  2. Io non amo i romanzi rosa. Amo le store damore tormentate e passionali, ma i romanzi rosa non mi attirano ☺
    Eppure dalla tua recensione questo romanzo smbr davvero interessante, e forse un pensierino potrei anche farlo 😉

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    1. Ciao Gresi, a me piacciono i rosa, soprattutto quelli ironici "alla Sophie Kinsella", però devono avere qualche traccia di originalità per piacermi, e questo è il caso di questo romanzo ;-)

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